Linked to the powerful d’Avalos family, with assets and fiefdoms in various parts of the Kingdom
The Nomicisio family was among the noble families of Tropea in 1567, and from the beginning of the following century some of them became mayors of the city. They were also linked to the d'Avalos, great feudal lords of the Kingdom, and owners of various fiefdoms and assets in Calabria, Campania and Abruzzo.
Francesco Nomicisio from Tropea was also rector of the Annunziata of Naples and bishop of Lesina, in Puglia (1504).
In the mid-sixteenth century another Francesco, canon and treasurer of the chapter of Tropea, together with Covella, Diana and Prassede Romano, commissioned Giovanni Angelo Montorsoli, then active in Messina to create the Madonna and Child (Madonna del Popolo), located in the right transept of the cathedral.
The Nomicisio coat of arms is still visible on the right side of the base of the statue.
What to see here
Statua della Madonna del Popolo
a statua, ubicata a destra dell’area presbiteriale, è tra le opere certamente attribuibili a Giovan Angelo Montorsoli, raffinatissimo scultore apprezzato da Michelangelo
L’opera fu commissionata nel 1598 da Giuseppe Galzerano, membro della nobiltà locale di Tropea, allo scultore messinese Pietro Barbalonga per l’altare della cappella di famiglia
Le caratteristiche della tomba rientrano in un modello molto diffuso a Napoli già nel periodo angioino, perdurate anche in età aragonese e nei primi decenni del Cinquecento.
Il sepolcro, che si trova nella seconda cappella sulla navata laterale destra della cattedrale, fu commissionato da Antonello Galluppi, barone di Cirella, Ioppolo e Coccorino, per i cinque figli premortigli.
Il tabernacolo, posto dinanzi all’abside sinistro in corrispondenza dell’altare dedicato a San Giuseppe agonizzante, è stato commissionato nella seconda metà del Quattrocento da Pietro Balbo, vescovo di Tropea di origine pisana
Non sono note le date di nascita e di morte di questo personaggio, membro del patriziato cittadino, la cui prima menzione documentaria nota è rappresentata dalla committenza del rilievo della Natività per la propria cappella.
Appartenente al ramo pisano di una nota famiglia del patriziato veneziano, iniziò i suoi studi a Padova, proseguendoli a Mantova sotto la guida di Vittorino da Feltre.
Famiglia stabilitasi in diversi centri della Campania, così come a Nicotera, in Calabria. Da qui, nel 1568 un Gilberto Romano trasferì la sua residenza a Tropea