Chiesa Madre dedicata a Santa Lucia

Tra due campanili, una lunga storia di ricostruzioni e completamenti

Le prime notizie di una chiesa intitolata a Santa Lucia a Mistretta risalgono al XII secolo, ma è dal successivo che probabilmente prese forma il primo nucleo dell’edificio giunto fino a noi attraverso molteplici trasformazioni. Negli spazi della cripta, oggi occupata dal museo parrocchiale, sono stati individuati durante un recente restauro alcuni brani delle murature più antiche della chiesa, che includono i resti di un portale. Nella stessa occasione sono emerse le tracce dell’ampliamento condotto intorno alla metà del Quattrocento - quando Mistretta aveva ormai ottenuto lo status di città demaniale - tra cui un frammento del fusto di una colonna che conserva un lacerto di affresco datato al 1488. Avrebbe completato l’edificio il grande campanile a quattro registri, costruito dal 1520 circa, come attesta la data incisa sul livello inferiore. A questa fase della fabbrica si possono ricondurre il portale laterale, datato al 1494, e altre sculture marmoree, come la statua di Santa Lucia eseguita da Vincenzo Gagini nel 1575. La chiesa, a impianto basilicale, e il suo campanile isolato avrebbero condizionato, nella giacitura, la successiva rifondazione, condotta a partire dal primo decennio del XVII secolo con il determinante contributo economico della municipalità. Prese forma così l’edificio attuale, costruito demolendo quello precedente, ribaltando l’orientamento ma sfruttando parzialmente murature e fondazioni della chiesa quattrocentesca e dei numerosi ampliamenti eseguiti durante il XVI secolo, di cui rimangono visibili non poche tracce all’interno della chiesa. Il nuovo impianto sarebbe stato completato con un transetto sporgente sormontato, all’incrocio con la navata, da una cupola ottagonale costruita solamente intorno al 1683, mentre il grande coro era destinato a ospitare i magnifici stalli lignei eseguiti tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo. Il campanile si trovò ad affiancare la facciata, seppure con una leggera inclinazione che fu recuperata, simmetricamente, dalla seconda torre campanaria, costruita all’estremità opposta dal prospetto e rimasta interrotta al secondo livello. Nel XVIII secolo prendeva infine il via una lunga campagna di decorazione all’interno della chiesa, con altari in marmi mischi e diffusi interventi in stucco, mentre tra gli anni Settanta e Ottanta si lavorava al completamento del secondo campanile, un cantiere interrotto dal sisma del 1783, che lasciò la struttura nelle condizioni in cui la vediamo ancora oggi.

 

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Comune di Mistretta