Chiesa di San Francesco d’Assisi

Una delle più antiche fondazioni francescane della Calabria

Fondata nella seconda metà del Duecento, la chiesa faceva parte di un complesso conventuale molto più ampio di quello attuale, che risulta contiguo al fronte laterale sinistro dell’edificio. Le attuali dimensioni e configurazione della chiesa dipendono, probabilmente, dagli interventi di rinnovamento e ampliamento compiuti nel 1294, a seguito della donazione di re Carlo II d’Angiò in favore della comunità di frati francescani cui era stata assegnata, per dar loro modo di rimediare ai danni subiti durante la guerra del Vespro. Certamente trecentesco è l’unico portale di accesso a sesto acuto, posto sul lato destro della chiesa e contornato da una articolata cornice a più fasce decorate.

Nella chiesa, caratterizzata da un impianto ad aula, spiccano i pochi arredi e monumenti sopravvissuti ai radicali restauri compiuti nel Novecento, ovvero il trecentesco sepolcro di Nicola Ruffo e due opere seicentesche in marmi policromi, rappresentate dall’altare della tribuna e dalla cappella di don Andrea d’Aragona de Ayerbe. Sulla parete laterale sinistra, a lato dell’arco di accesso al presbiterio, si apre un affaccio su una cappella posta a una quota inferiore, forse utilizzata come sacrestia, sulla cui volta appare un eroso stemma della famiglia Caracciolo. Risulta invece murato l’ingresso all’ormai distrutta cappella di Santa Maria del Gesù, edificata nel Quattrocento a lato del fronte laterale destro della chiesa per volere della contessa Caterina Concublet e restaurata nel Cinquecento su iniziativa del vescovo Vincenzo Bonardi.

Per saperne di più

Scheda scientifica sulla chiesa

Scheda della Direzione Regionale Musei della Calabria