Andrea Candida

Il primo volto della Controriforma nella diocesi di Gerace

Appartenente alla casata dei Candido, una famiglia del patriziato siracusano che intratteneva legami di parentela di lungo corso con il clero romano, fu proprio nell’Urbe che Andrea entrò nella cerchia del cardinale Alessandro Farnese, nipote di Paolo III. Quale membro della sua famiglia, fu nominato vescovo di Gerace, avendo ricoperto in precedenza la carica di Commendatore dell’Ordine di Rodi in Puglia.

Giunto nella provincia di Calabria ultra con alcuni congiunti, mutò la terminazione del proprio cognome da ‘Candido’ in ‘Candida’ per adeguarlo a quello di una famiglia nobile già presente a Gerace. Mantenne, tuttavia, uno stretto legame con le proprie origini, istituendo nella città la festa di Santa Lucia, patrona di Siracusa.

Nella diocesi, di cui divenne titolare negli anni del Concilio di Trento, si adoperò con rigore e solerzia al fine di adeguare la liturgia e la vita ecumenica ai dettami della Controriforma, fondando uno dei primi Seminari vescovili. Per questa ragione, osteggiò i personalismi della nobiltà locale e degli ordini regolari nella gestione liturgica delle cappelle dell’area presbiteriale di numerose chiese del territorio vescovile, da lui spesso concessa, invece, alla confraternita del Santissimo Sacramento.

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